In tale contesto la grafologia rappresenta uno strumento integrativo che consente di approfondire aspetti della personalità e delle attitudini del candidato non sempre emergenti durante un colloquio o attraverso test standardizzati. Grazie all’osservazione tecnica e interpretativa del gesto grafico spontaneo, è possibile ottenere indicazioni attendibili su elementi chiave quali la motivazione, la stabilità emotiva, la capacità di adattamento, lo stile decisionale, la tendenza alla collaborazione o all’autonomia, la gestione dello stress, il senso di responsabilità e la coerenza interna.
La grafologia applicata in ambito HR si rivela particolarmente utile per verificare la compatibilità tra la persona e il ruolo da ricoprire, individuare potenziali risorse latenti, prevenire situazioni di mismatch e rafforzare la qualità della valutazione nei processi decisionali. L’analisi viene svolta a partire da un breve testo scritto a mano su carta bianca, redatto in modo spontaneo dal candidato. Il grafologo esamina la scrittura secondo parametri codificati e restituisce un profilo attitudinale sintetico o approfondito, che può essere integrato con gli altri strumenti già previsti dalla procedura di selezione.
Pur non essendo un metodo esclusivo o vincolante, l’analisi grafologica offre un contributo oggettivo e mirato, capace di valorizzare la dimensione umana e profonda della valutazione professionale.